Il vino Grillo: approfondimento sulle origini, gli usi e gli abbinamenti

Le uve grillo, i vigneti e il vino

Il Grillo è un vitigno a bacca bianca dal mosto presente soprattutto in Sicilia occidentale ed in particolare nel Marsalese. Conosciuto anche con il sinonimo Riddu, il Grillo è uno dei vitigni più utilizzati nella produzione del Marsala DOC, spesso insieme all’Inzolia e al Cataratto. Il vino che si ottiene dal vitigno Grillo è di colore Giallo paglierino. Al palato è erbaceo, floreale, fresco, rotondo.

Grillo – il vitigno

È un vitigno autoctono a bacca bianca che presenta acini medio grandi di colore giallo e sferici. L’impianto era tradizionalmente ad alberello, mentre oggi è realizzato con spalliera bassa. Il raccolto è normalmente abbondante, ma non tutti i terreni sono adatti a questo vitigno che ha la particolarità di avere un grado zuccherino molto più elevato rispetto alle altre uve bianche, oltre a particolari proprietà organolettiche.

Il vitigno si presenta con grappoli a forma di cono, con chicci di uva medio grandi dai toni sul rosa arancio. La maturazione, in genere si verifica le ultime settimane di settembre.

Uso del Vino Grillo

La varietà di uve Grillo è stata per secoli esclusiva del territorio marsalese e ha particolare importanza nella produzione del vino Marsala. Caratteristica del Grillo è la sua vocazione a diventare vino di alto grado alcolico, superando talvolta la gradazione di 15/16 °C. Il Grillo poi ha una caratteristica insolita per un vino bianco, è un’uva particolarmente predisposta all’invecchiamento e purificato in purezza può dare vini molto profumati, sapidi e particolarmente longevi. A seconda delle zone di produzione, ogni vino ottenuto da uve Grillo presenta caratteristiche organolettiche diverse: le aree di conclamata qualità sono la contrada petrosilena di Triglia Scaletta, Favarotta, Spagnola, Birgi.

I vini grillo sono ottimi sia giovani sia invecchiati grazie alla buona gradazione alcolica. I vini hanno un colore giallo paglierino con un intenso aroma all’olfatto: i profumi erbacei, con un tocco di ortica sono seguiti dalle note floreali del gelsomino e degli agrumi.

Al palato, il vino grillo in genere è ben strutturato, con un buon tasso alcolico e di sapidità; oltretutto il grado di acidità lo rende sì ben un vino strutturato ma che risulta morbido al palato. Per questi motivi, il vino grillo si abbina perfettamente con il pesce, sia fritto sia alla griglia, ma va bene anche con piatti di pasta o riso e con antipasti a base di pesce o verdure.